Analizzando le statistiche di invio delle tue newsletter, avrai individuato la voce “Bounce”, “Messaggi di errore”, cioè, email non ricevute, e ti sarai forse interrogato sul perché alcune comunicazioni non siano arrivate ai destinatari e, cercando su Google avrai trovato informazioni su cosa sono i bounces.
I bounces sono quelle email che, sebbene inviate, vengono bloccate (“rimbalzate”) dal server ricevente e non recapitate al destinatario.
La percentuale di messaggi che tornano indietro in quanto la loro consegna è impossibile, è il bounce rate (o tasso di rimbalzo) ed è un importante indicatore della qualità della lista.
A seconda del tipo di errore, distinguiamo i bounces in hard e soft.
Hard bounces: sono errori permanenti che si verificano di norma nel caso in cui vengano inviate email verso indirizzi inesistenti o non più utilizzati (e di conseguenza, disabilitati).
Soft bounces: sono errori temporanei che si verificano ad esempio nel caso in cui il server ricevente abbia momentaneamente dei problemi di ricezione o la casella di posta sia piena e non possa recepire ulteriori messaggi.
In questo caso, si tenta più volte l’inoltro fino a che, in mancanza di risposta positiva, il bounce viene classificato come hard e gestito come tale.
In fase di caricamento di una lista, Infomail identifica eventuali indirizzi non corretti dal punto di vista formale (es. mancanza del simbolo @, spazio tra le lettere, assenza del dominio) e li scarta automaticamente.
Questo è già un ottimo modo per evitare di inviare comunicazioni verso indirizzi non corretti.
Al primo invio, sarà invece possibile verificare la presenza di indirizzi che, sebbene formalmente corretti, siano di fatto errati.
Ad esempio, mentre l’indirizzo “[email protected]” verrà scartato già in fase di caricamento da Infomail perché manca il dominio di primo livello “.it”, l’email “[email protected]” viene caricata correttamente nella lista, pur contenendo un errore, anche se non formale.
Al primo invio la casella [email protected] andrà in bounce.
Questa resterà all’interno della lista ma lo stato varierà da attivo a disattivo (visibile dal simbolo di divieto); tutti i successivi invii verso la lista, saranno quindi fatti esclusivamente verso gli indirizzi email attivi, mentre quelli disattivati saranno esclusi, ed ovviamente non verranno conteggiati nei crediti consumati.
Nella sezione Report potete vedere le statistiche di invio e il bounce rate.
Per avere informazioni sulla esatta tipologia di errore, basterà invece cliccare sul bottone in alto a destra “Scarica statistiche dettagliate“, scaricare il file Excel e analizzare la colonna alla voce “Messaggio di Errore” nelle statistiche di invio.
La risposta del server ricevente viene fornita mediante un codice numerico al quale viene aggiunta una breve descrizione.
Il codice di errore più frequente è il 550, che indica l’impossibilità di raggiungere la casella di posta del destinatario.
Il messaggio di errore presente nell’immagine sopra indica che la casella del destinatario è piena, quindi il client di posta ha rifiutato il messaggio.
Ecco altri esempi di risposta dei client di posta:
‘smtp; 550-5.1.1 The email account that you tried to reach doesnot exist. Please try 550-5.1.1 double-checking the recipient”s email’ (email non esistente)
‘smtp; 550 5.1.1 <m******@*******a.net> : sorry, nomailbox here by that name (#5.1.1 – chkuser)’ (email non esistente)
‘smtp; 550 Requested action not taken: mailbox unavailable’ (email non esistente)
‘smtp; 550 Invalid Recipient [smtp-19.iol.local; LIB_520]’ (email non esistente)
Come è evidente, nonostante il codice di errore sia il medesimo, la descrizione può variare da server a server.
Può anche capitare che il messaggio riportato non sia corretto come il caso in cui si indica come casella piena una casella in realtà non più utilizzata e disabilitata.
L’esclusione dei bounces da tutti gli invii successivi al primo comporta non solo una grande comodità, ma anche un bel risparmio di crediti!
Per questa ragione, nel caso in cui si abbia la necessità di caricare nuovamente una lista già utilizzata, raccomandiamo di rimuovere prima tutti gli indirizzi inesistenti.
Come?
Dopo ogni invio scaricate le statistiche e verificate le tipologie di errori di bounce.
Automaticamente Infomail bloccherà gli indirizzi in bounce, ma solo dalla lista relativa all’invio. Attenzione: se lo stesso indirizzo che in precedenza è andato in bounce viene caricata una nuova lista, rispetto a quella di invio, la casella risulta attiva e atta a ricevere.
Diverso è il caso delle caselle email disiscritte.
Gli indirizzi disiscritti non compariranno più nella lista e non potranno essere reinseriti direttamente.
Trovate i disiscritti nella sezione Liste, cliccando sul bottone in alto a destra.
Se un utente si è disiscritto per errore potete riattivarlo dall’interno della Lista contatti bloccati e reinserire la casella nella lista.